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Il fattore inaspettato nella decisione dell’appalto per le gomme in F1


Pirelli e Bridgestone in competizione per il contratto degli pneumatici F1

Pirelli e Bridgestone sono le due aziende in lizza per il contratto di fornitura degli pneumatici per la Formula 1. Pirelli rimane la favorita per battere Bridgestone, secondo gli insider del paddock, e sembra sempre più probabile che rimanga come fornitore di gomme per la F1.

Il futuro della fornitura di pneumatici in F1

Tuttavia, ci sono fonti che suggeriscono uno scenario interessante: Pirelli potrebbe ritirarsi dalla F1 al termine del prossimo contratto. Questo lascerebbe la F1 alla ricerca di un nuovo partner per la fornitura degli pneumatici per il 2029 e oltre.

Il processo di gara

La FIA ha avviato un processo di gara all’inizio di quest’anno, e Pirelli e Bridgestone sono state rapidamente approvate dalla federazione dopo aver studiato le loro proposte tecniche. Il passo successivo è stata la discussione commerciale con Stefano Domenicali e l’organizzazione della F1.

Sfida tra Pirelli e Bridgestone

Queste discussioni sono durate per mesi, con Pirelli e Bridgestone che in sostanza sono state messe l’una contro l’altra in una guerra di offerte. All’inizio, sembrava che la proposta finanziaria di Bridgestone fosse troppo buona per la F1 per essere rifiutata.

Il ruolo di Domenicali

Domenicali sta cercando di ottenere il massimo dal fornitore di pneumatici, poiché il suo compito è massimizzare i ricavi per le squadre e per i suoi capi di Liberty Media. Non si tratta solo della quota di pagamento, ma anche di dettagli come quante corse riceveranno il titolo di sponsor, quanta pubblicità viene posta intorno ai circuiti, e perfino quante tessere ospite vengono rilasciate al fornitore di pneumatici.

Le complicazioni del dibattito

Il dibattito si è ulteriormente complicato per via della forte suggestione che, nel caso in cui Pirelli vincesse questa gara, sarebbe la sua ultima partecipazione. In altre parole, dopo essere stata il fornitore per 18 anni dal 2011 al 2028, si allontanerebbe dalla F1 con poco altro da raggiungere in termini di costruzione del suo marchio.

Se Pirelli vince questa volta e Bridgestone decide di riprovare tra quattro anni, e non c’è competizione, allora le discussioni commerciali saranno molto diverse. Sarà un mercato degli acquirenti, e la F1 non sarà in grado di spremere l’azienda giapponese come è stata in grado di fare questa volta.

Le considerazioni tecniche

Oltre alle considerazioni commerciali, Domenicali deve tenere conto dell’impatto sulla pista dell’introduzione di un nuovo fornitore di pneumatici. C’è qualcuno che sostiene che sia arrivato il momento di un cambiamento e di dare a un’azienda diversa da Pirelli una possibilità. Altri credono che sia meglio il diavolo che si conosce.

Il punto di vista delle squadre

Alcune squadre, come Haas e Williams, sottolineano la sfida tecnica di produrre pneumatici per una moderna F1. Christian Horner, il capo della Red Bull, spera invece di continuare con Pirelli per le molte ragioni finanziarie che la collaborazione comporta.

In conclusione, la decisione finale avrà un impatto significativo sul futuro della F1, con conseguenze sia tecniche che finanziarie.

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